Cambridge International, il sogno di ogni scuola. Intervista a una scuola italiana
Dal 2016 il Liceo Scientifico Enrico Fermi di Aversa è una scuola registrata con Cambridge International, parte dell’Università di Cambridge. Il Liceo Fermi offre gli standard e la qualità di un curriculum internazionale in lingua inglese, integrato al curriculum italiano.
Adriana Mincione, Dirigente Scolastico, e Costanza Chirico, docente di inglese ed Exams Officer della scuola, spiegano perchè studiare con Cambridge apre un mondo di opportunità a scuola, all’università e nella vita.
Perchè avete deciso di diventare scuola Cambridge?
Adriana: Il nostro liceo ha una lunga tradizione di internazionalizzazione, è sempre stato innovativo e all’avanguardia. Dal 2012 l’idea di confrontarsi con percorsi didattici internazionali per ampliare l’offerta formativa è diventata una costante. Cambridge International ci ha dato continuità, creando percorsi costanti e tangibili nella scuola.
Quali sono stati i benefici per la scuola?
Costanza: Insegnare un curriculum internazionale ha significato aprirsi ad un’educazione globale e adottare sistemi di valutazione e di insegnamento più ampi e interattivi. Insegnare i programmi Cambridge ha prodotto sperimentazioni didattiche e un miglioramento generale delle strategie di insegnamento, tanto che i nostri risultati INVALSI negli anni sono migliorati fino a superare la media nazionale.
Quali cambiamenti avete notato nelle classi dove si insegnano i programmi Cambridge?
Costanza: Gli studenti sono più motivati e stimolati e hanno obiettivi tangibili. Tutti sono riusciti ad entrare in università a numero chiuso, anche in inglese. Questo perchè non solo conoscono bene l’inglese ma hanno anche sviluppato competenze trasversali, e si sono allenati nei processi logici richiesti negli esami Cambridge IGCSE durante il quinquennio. Infine, sostenere la maturità presentando il percorso PCTO in inglese è il punto di forza di questi studenti e fa la differenza con i percorsi tradizionali.
Cosa dicono i genitori?
Adriana: C’è stato grande entusiasmo all’inizio, poi qualche scetticità perché sembrava un percorso troppo innovativo e distante dal curriculum italiano, infine fiducia e grande richiesta di iscrizioni. Oggi insegniamo la letteratura inglese per generi letterari e la matematica e la fisica con innovazioni laboratoriali. I risultati sono stati più che soddisfacenti.